1930 ALFA ROMEO 6C 1750 s3 CABRIOLET PININFARINA
For sale
ALFA ROMEO
6C 1750 GRAN TURISMO
€245.000
Technical specs
Brand | ALFA ROMEO |
---|---|
Model | 6C 1750 GRAN TURISMO |
Fuel | Petrol |
Colour | Other |
Engine size | 1750 |
Kilometres | 200 |
Year of first registration | 1930 |
Category | Vehicle between 1800 and 2004 |
Body | Cabriolet |
Transmission | Rear |
Number of gears | 4 |
Passenger capacity | 4 |
Number of doors | 2 |
Type of vehicle | Car |
City | Roncadelle (Bs) Italia |
Advert ID | 331990 |
---|---|
Date of entry | 22/09/2022 |
Advertiser
Description
1930 ALFA ROMEO 6C 1750 s3 CABRIOLET PININFARINA
MARCA ALFA ROMEO
MODELLO 6C 1750 CONVERTIBILE
ANNO 1930
TELAIO 0412384
MOTORE 0412384
CILINDRATA 1750
INTERNO PELLE BEIGE
ESTERNO BICOLORE MARRONE BEIGE
CAPOTE BEIGE
NOTE 1930 Alfa Romeo 6C 1750 terza serie
L’Alfa Romeo 6C 1750 terza serie del 1930 caratterizzata dal numero di telaio 0412384 è una autovettura rimasta da sempre in Italia e ritrovata alla fine degli anni ’60 in condizioni di abbandono in aperta campagna. Il numero di motore e telaio corrispondono con la targa Gorizia che ancora possedeva all’epoca del ritrovamento.
Come molte altre vetture funzionanti, dopo la fine della guerra, alcune vennero convertite in autocarri cassonati per svolgere qualunque mansione richiesta all’epoca e questa vettura ne fa parte risultando immatricolata fino allo scorso anno come autocarro (conserva ancora il suo libretto di circolazione datato 07 novembre 1945).
L’eccezionalità del ritrovamento di questa vettura sta nella sua originalità e nelle numerose fotografie dell’epoca in cui iniziò il restauro.
Dalle foto si evince anche che era in origine carrozzata da Pininfarina e si suppone dalle nostre indagini che non ce ne siano altre di 6C Turismo sopravvissute di quell’anno costruite dalla celebre carrozzeria torinese.
Lo stemma visibile nelle foto del ritrovamento infatti è diverso dai soliti “Pininfarina” conosciuti e non è presente la corona reale, provando che è stata carrozzata nei primissimi mesi dalla fondazione.
Dall’estratto cronologico è ben visibile la dicitura “trasformabile” che possedeva l’auto, convertita poi in “cassone” e trasformata in autocarro nel 1945.
Il proprietario dell’epoca che acquistò l’auto per iniziarne il restauro chiese aiuto al Cavalier Luigi Fusi (autore dei famosi libri sulle Alfa Romeo nonché conservatore del registro italiano del marchio) su come procedere per un restauro accurato e fedele all’auto che mancava solamente della parte posteriore a causa della conversione in autocarro (mentre sono presenti tutte le altre parti originali come scritto dalla relazione ASI allegata nel ’75).
Numerose lettere, tutte documentate, si scrissero a vicenda per procedere correttamente al restauro che iniziò negli anni ’70 a cura del museo Bonfanti (su attenta indicazione del Fusi!), ricostruendo la parte posteriore e revisionando l’intera meccanica della vettura.
Per motivi sconosciuti, forse a causa della scomparsa del proprietario, l’auto rimase inconclusa fino all'acquisto nel 2017.
Tra le numerose parti conservate e arrivate fino a noi, si è riusciti a risalire al colore originale della vettura (un rosso amaranto tipico delle auto italiane di quegli anni) che si trovava una zona nascosta sotto le pedane laterali.
Una volta campionato il colore e ricostruito le parti mancanti di carrozzeria la vettura è stata conclusa dalla Turin Car Restoration di Torino.
Le innumerevoli foto e documenti che possiede l’auto la fanno risaltare come una delle più originali in circolazione e tra le rarissime in questa configurazione “cabrio” presenti al mondo.
Sono stati conservati numerosissimi pezzi dell’auto come la pelle dei sedili originali, i cofani, i brancali, il profilo in alluminio sulle porte, le balestre con le numerazioni originali Alfa, le targhette numerate, parafanghi, parafiamma, ecc, tutti visibili a ulteriore riprova dell’esattezza di queste informazioni.
L’auto ha inoltre vinto numerosi premi al concorso di eleganza di Schwetzingen nel 2020 arrivando al secondo posto come “best of show”.
MARCA ALFA ROMEO
MODELLO 6C 1750 CONVERTIBILE
ANNO 1930
TELAIO 0412384
MOTORE 0412384
CILINDRATA 1750
INTERNO PELLE BEIGE
ESTERNO BICOLORE MARRONE BEIGE
CAPOTE BEIGE
NOTE 1930 Alfa Romeo 6C 1750 terza serie
L’Alfa Romeo 6C 1750 terza serie del 1930 caratterizzata dal numero di telaio 0412384 è una autovettura rimasta da sempre in Italia e ritrovata alla fine degli anni ’60 in condizioni di abbandono in aperta campagna. Il numero di motore e telaio corrispondono con la targa Gorizia che ancora possedeva all’epoca del ritrovamento.
Come molte altre vetture funzionanti, dopo la fine della guerra, alcune vennero convertite in autocarri cassonati per svolgere qualunque mansione richiesta all’epoca e questa vettura ne fa parte risultando immatricolata fino allo scorso anno come autocarro (conserva ancora il suo libretto di circolazione datato 07 novembre 1945).
L’eccezionalità del ritrovamento di questa vettura sta nella sua originalità e nelle numerose fotografie dell’epoca in cui iniziò il restauro.
Dalle foto si evince anche che era in origine carrozzata da Pininfarina e si suppone dalle nostre indagini che non ce ne siano altre di 6C Turismo sopravvissute di quell’anno costruite dalla celebre carrozzeria torinese.
Lo stemma visibile nelle foto del ritrovamento infatti è diverso dai soliti “Pininfarina” conosciuti e non è presente la corona reale, provando che è stata carrozzata nei primissimi mesi dalla fondazione.
Dall’estratto cronologico è ben visibile la dicitura “trasformabile” che possedeva l’auto, convertita poi in “cassone” e trasformata in autocarro nel 1945.
Il proprietario dell’epoca che acquistò l’auto per iniziarne il restauro chiese aiuto al Cavalier Luigi Fusi (autore dei famosi libri sulle Alfa Romeo nonché conservatore del registro italiano del marchio) su come procedere per un restauro accurato e fedele all’auto che mancava solamente della parte posteriore a causa della conversione in autocarro (mentre sono presenti tutte le altre parti originali come scritto dalla relazione ASI allegata nel ’75).
Numerose lettere, tutte documentate, si scrissero a vicenda per procedere correttamente al restauro che iniziò negli anni ’70 a cura del museo Bonfanti (su attenta indicazione del Fusi!), ricostruendo la parte posteriore e revisionando l’intera meccanica della vettura.
Per motivi sconosciuti, forse a causa della scomparsa del proprietario, l’auto rimase inconclusa fino all'acquisto nel 2017.
Tra le numerose parti conservate e arrivate fino a noi, si è riusciti a risalire al colore originale della vettura (un rosso amaranto tipico delle auto italiane di quegli anni) che si trovava una zona nascosta sotto le pedane laterali.
Una volta campionato il colore e ricostruito le parti mancanti di carrozzeria la vettura è stata conclusa dalla Turin Car Restoration di Torino.
Le innumerevoli foto e documenti che possiede l’auto la fanno risaltare come una delle più originali in circolazione e tra le rarissime in questa configurazione “cabrio” presenti al mondo.
Sono stati conservati numerosissimi pezzi dell’auto come la pelle dei sedili originali, i cofani, i brancali, il profilo in alluminio sulle porte, le balestre con le numerazioni originali Alfa, le targhette numerate, parafanghi, parafiamma, ecc, tutti visibili a ulteriore riprova dell’esattezza di queste informazioni.
L’auto ha inoltre vinto numerosi premi al concorso di eleganza di Schwetzingen nel 2020 arrivando al secondo posto come “best of show”.
Quotes
Brand | Model | Engine size | Year | Price |
---|---|---|---|---|
ALFA ROMEO | 6C 1750 GRAN TURISMO | 1752 | 1930-33 | n.d. |