Fiat Dino Spyder 2.0
Vendo
FIAT
DINO SPIDER
Specifiche tecniche
Marca | FIAT |
---|---|
Modello | DINO SPIDER |
Alimentazione | Benzina |
Colore | Blu |
Anno prima immatricolazione | 1967 |
Categoria | Veicolo tra il 1800 e 2004 |
Carrozzeria | Cabrio |
Numero posti | 0 |
Tipo veicolo | Auto |
Città | Capriolo |
ID annuncio | 278379 |
---|---|
Data inserimento | 02/09/2018 |
Inserzionista
Descrizione
La Dino è un’automobile sportiva prodotta dalla FIAT tra il 1966 ed il 1972.
La Dino nacque da un accordo tra la FIAT e la Ferrari, siglato per l’esigenza della casa di Maranello di costruire rapidamente un numero sufficiente di motori Dino (così chiamati perché derivati da un progetto del 1956 dello scomparso figlio di Enzo Ferrari, Alfredo, detto Dino) per ottenere l’omologazione in Formula 2 della Ferrari Dino 166 F2.
Così, accanto alle più costose Dino 206 GT, venne deliberata la produzione di più abbordabili (anche se sempre costose) versioni a marchio FIAT. In realtà, la condivisione tecnica tra le “Dino” della Ferrari e quelle FIAT era limitata al motore V6.
Le Dino 206 GT non venivano commercializzate con il marchio Ferrari, bensì con il marchio Dino, senza scritta Ferrari né sui motori né sui cofani e senza il cavallino rampante, che venivano riservate alle Ferrari 12 cilindri.
Sul modello FIAT, invece, l’impostazione tecnica era totalmente diversa e piuttosto classica: motore anteriore, trazione posteriore, avantreno a ruote indipendenti con triangoli sovrapposti, retrotreno a ponte rigido, cambio manuale a 5 marce e freni a disco (con servofreno) su tutte le ruote. La prima “Dino” della FIAT ad essere presentata fu, nella primavera del 1966, la spider, una due posti secchi disegnata da Pininfarina e non priva di similitudini estetiche coi modelli Ferrari (e non era un caso, visto che derivava da alcuni bozzetti che lo stilista aveva presentato proprio alla Casa di Maranello). Oltre che del design Pininfarina si occupò anche della costruzione del modello presso i suoi stabilimenti.
In tutto sono state prodotte 7.651 FIAT Dino, il 79% delle quali (6.068) con carrozzeria coupé. La ripartizione tra i modelli è la seguente:
Dino Spider 2.0: 1163 esemplari (Telai AS)
Dino Spider 2.4: 420 esemplari (Telai BS)
Dino Coupé 2.0: 3670 esemplari (Telai AC)
Dino Coupé 2.4: 2398 esemplari (Telai BC)
Per ottenere la sospirata omologazione fu organizzata una prima serie di 500 spyder; telai AS00001 – AS 000500; caratterizzati dall’assenza dell’accensione elettronica Dinoplex.
La spider Fiat per eccellenza si presenta in questo modello dal colore blu con interno in sky nero in ottime condizioni di meccanica ed estetica.
Una tra le prime 500 costruite senza l’accensione elettronica Dinoplex.
_____________________________________________________________________________________
Blu with black sky interior.
Matching numbers and colors .
Origianl black VA plate .
Italian registration.
One of the first 500 cars built.
La Dino nacque da un accordo tra la FIAT e la Ferrari, siglato per l’esigenza della casa di Maranello di costruire rapidamente un numero sufficiente di motori Dino (così chiamati perché derivati da un progetto del 1956 dello scomparso figlio di Enzo Ferrari, Alfredo, detto Dino) per ottenere l’omologazione in Formula 2 della Ferrari Dino 166 F2.
Così, accanto alle più costose Dino 206 GT, venne deliberata la produzione di più abbordabili (anche se sempre costose) versioni a marchio FIAT. In realtà, la condivisione tecnica tra le “Dino” della Ferrari e quelle FIAT era limitata al motore V6.
Le Dino 206 GT non venivano commercializzate con il marchio Ferrari, bensì con il marchio Dino, senza scritta Ferrari né sui motori né sui cofani e senza il cavallino rampante, che venivano riservate alle Ferrari 12 cilindri.
Sul modello FIAT, invece, l’impostazione tecnica era totalmente diversa e piuttosto classica: motore anteriore, trazione posteriore, avantreno a ruote indipendenti con triangoli sovrapposti, retrotreno a ponte rigido, cambio manuale a 5 marce e freni a disco (con servofreno) su tutte le ruote. La prima “Dino” della FIAT ad essere presentata fu, nella primavera del 1966, la spider, una due posti secchi disegnata da Pininfarina e non priva di similitudini estetiche coi modelli Ferrari (e non era un caso, visto che derivava da alcuni bozzetti che lo stilista aveva presentato proprio alla Casa di Maranello). Oltre che del design Pininfarina si occupò anche della costruzione del modello presso i suoi stabilimenti.
In tutto sono state prodotte 7.651 FIAT Dino, il 79% delle quali (6.068) con carrozzeria coupé. La ripartizione tra i modelli è la seguente:
Dino Spider 2.0: 1163 esemplari (Telai AS)
Dino Spider 2.4: 420 esemplari (Telai BS)
Dino Coupé 2.0: 3670 esemplari (Telai AC)
Dino Coupé 2.4: 2398 esemplari (Telai BC)
Per ottenere la sospirata omologazione fu organizzata una prima serie di 500 spyder; telai AS00001 – AS 000500; caratterizzati dall’assenza dell’accensione elettronica Dinoplex.
La spider Fiat per eccellenza si presenta in questo modello dal colore blu con interno in sky nero in ottime condizioni di meccanica ed estetica.
Una tra le prime 500 costruite senza l’accensione elettronica Dinoplex.
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Blu with black sky interior.
Matching numbers and colors .
Origianl black VA plate .
Italian registration.
One of the first 500 cars built.
Quotazioni
Marca | Modello | Cilindrata | Anno | Prezzo |
---|---|---|---|---|
FIAT | DINO SPIDER | 1987 | 1966-69 | n.d. |